Sono passati 68 anni da quel freddo e ventoso 8 dicembre del 1954 nel quale il card. Eugenio Tisserant, allora vescovo di Porto-S. Rufina, consacrò la nostra Chiesa di Santa Gemma.
Un viaggio iniziato nel 1951 quando Padre Bernardino Mastroianni, primo parroco, acquistò il terreno di fronte al Castello di Porcareccia per costruire una nuova chiesa. Quando p. Bernardino arrivò nell’agro romano nel 1933 “otto borgate senza sacerdote” erano tutte affidate alla parrocchia di S. Isidoro di Tragliata.
Tanti i problemi durante la costruzione: la caduta di un’operaio dall’impalcatura, i problemi con l’assicurazione e i “quattrini” finiti fecero venire la febbre a P. Bernardino.
Ma un giorno arrivò una lettera da parte del Card. Tisserant dove si poteva leggere:
Caro Padre Bernardino,
alcuni vescovi americani mi hanno dato mille dollari che a me non servono perché i lavori della Cattedrale a La Storta sono quasi finiti.
Ho pregato Mons. Villa di dare a te i mille dollari. Sono certo che potrai comprare il soffitto della Chiesa di Santa Gemma e sono ancora più sicuro che la tua febbre ti lascerà in pace e potrai tornare tra i tuoi muratori.
I lavori si conclusero e con decreto dell’ordinario di Ostia-Porto e Santa Rufina in data 10 luglio 1954 fu eretta la Parrocchia Sante Rufina e Seconda, riconosciuta agli effetti civili con decreto del Presidente della Repubblica il 22 marzo 1955 e l’8 dicembre 1954 venne consacrata la Chiesa.
Con l’aumentare della popolazione e l’utilizzo di materiali poveri si rese necessario, negli anni 80-90, di una completa ristrutturazione interna che cambiò totalmente l’interno della Chiesa diventando così come la vediamo oggi.
Nei primi anni 2000, con la ristrutturazione della facciata, venne approvato anche l’inserimento di un patio che ben si presentava con il contesto storico della piazza.
Nel 2019 iniziano i lavori per la costruzione del tetto e per la ristrutturazione di tutte e quattro le facciate. I lavori durarono oltre due anni a causa della pandemia di Covid-19 che rese necessaria l’interruzione dei lavori.
Vi lascio una chiesa, costruita da me e dalle mie suore Missionarie della Montagna.
Padre Bernardino Mastroianni
Sulla parete della chiesa di santa Gemma , c’è il mio Crocifisso, fatto prigioniero da
me, sul Col di Lana.
Amate Gesù… Non tradite Dio… Amate la Madonna, nostra buona e santa Mamma.
Amatevi tra voi e ricordate nelle vostre preghiere, il padre Bernardino, che vi benedice
Agro Romano di via Boccea
20 maggio 1977