Il Papa: San Gabriele dell’Addolorata modello per i giovani
In una lettera a monsignor Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, in occasione dell’apertura del Giubileo per il centenario della canonizzazione di San Gabriele dell’Addolorata, Papa Francesco invita a riscoprire la vita del giovane passionista che, spinto oltre le realtà mondane, trovò la pienezza in Cristo
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
La testimonianza cristiana di San Gabriele dell’Addolorata “fu così straordinaria e singolare, da poter essere additata come modello per tutta la Chiesa, specialmente per le nuove generazioni”: lo scrive Papa Francesco nella lettera inviata a monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, che oggi alle 11 a Isola del Gran Sasso, in Abruzzo, dà il via alle celebrazioni per il centenario della canonizzazione del giovane passionista. “Gabriele era un giovane del suo tempo, pieno di vita e di entusiasmo – spiega Francesco – animato da un desiderio di pienezza che lo spingeva oltre le realtà mondane ed effimere, per rifugiarsi in Cristo”. Ancora oggi “invita i giovani a riconoscere in sé stessi il desiderio di vita e di appagamento, che non può prescindere dalla ricerca di Dio, dall’incontro con la sua Parola sulla quale ancorare la propria esistenza, dal servizio ai fratelli, specialmente i più fragili”. Quella di San Gabriele è stata una vita “breve ma intensa” aggiunge il Pontefice, “ha lasciato un’impronta che perdura in tutta la sua efficacia”. Quindi il Papa auspica che “l’esempio di questo giovane religioso passionista, forte nella fede, fermo nella speranza e ardente nella carità”, possa “guidare il cammino delle persone consacrate e dei fedeli laici nella tensione di amore verso Dio e verso il prossimo”.
L’esempio di San Gabriele nel tempo della pandemia
Con uno sguardo a quanto il mondo sta attualmente vivendo, Francesco indica poi quali tratti deve avere chi vuole servire Dio: “Specialmente in questo tempo di emergenza sanitaria, e di conseguente fragilità economica e sociale, è necessario che i discepoli del Signore diventino sempre più strumenti di comunione e di fraternità – precisa – estendendo agli altri la carità di Cristo ed irradiandola con atteggiamenti concreti di vicinanza, di tenerezza e di dedizione”. Quindi il Papa prosegue la lettera augurando “a quanti prenderanno parte alle diverse iniziative promosse per vivere nella preghiera e nella carità” l’Anno giubilare dedicato a San Gabriele dell’Addolorata, “di poter riscoprire il Signore, scorgendolo nel volto di ogni fratello e sorella ai quali offrire consolazione e speranza”.
I 100 anni dalla canonizzazione
Morto il 27 febbraio 1862 all’età di 24 anni, Gabriele è stato canonizzato il 13 maggio 1920 da Benedetto XV. Le iniziative pensate a 100 anni dall’evento che si sarebbero dovute svolgere lo scorso anno, partono oggi e si protrarranno fino al 27 febbraio 2022; a promuoverle, nel rispetto della normativa in materia di Covid-19, la diocesi di Teramo-Atri insieme alla Congregazione dei Padri passionisti. Francesco – spiritualmente unito alla diocesi, ai religiosi Passionisti, alle comunità cristiane abruzzesi e molisane, e a coloro prendono parte all’inizio del Giubileo con l’apertura della Porta Santa presso il Santuario dedicato al Santo patrono della gioventù – auspica “che le manifestazioni programmate per il Centenario possano ravvivare l’affetto e la devozione di quanti vedono in questo Santo così amato un esemplare testimone del Vangelo e un intercessore presso Dio”.
Un anno di iniziative giubilari
Nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria liturgica del santo passionista, con il Giubileo per il centenario della sua canonizzazione sul tema “Con i giovani, protagonisti nella storia”, viene avviato un fitto calendario di eventi pastorali, culturali e sociali, per stimolare la riflessione sulla figura di San Gabriele. Tra gli appuntamenti più rilevanti il 7 e l’8 maggio il convegno internazionale “Gli adolescenti e il patto educativo globale inter-generazionale; la sera dell’8 la veglia mariana internazionale “Maria, il modello per una Chiesa giovane”; il 28 e 29 maggio il Meeting internazionale “La Scienza per la pace”; il 24 e 25 luglio il Giubileo dei giovani “Lui vive e ti vuole vivo!”; il 7 agosto il Pellegrinaggio notturno Teramo-Isola del Gran Sasso “Accanto a te c’è il Risorto”; dal 30 settembre al 2 ottobre il IV Forum internazionale del Gran Sasso, che intende nello specifico raccogliere le attese e le sfide emerse nel tempo della pandemia e unire, nella diversità delle proprie competenze, le realtà sociali ed istituzionali con particolare attenzione alle nuove generazioni, e la Conferenza euro-africana dei Rettori “Allargare gli orizzonti della carità – per una nuova progettualità sociale”. Ma in programma c’è anche il giubileo dei movimenti ecclesiali, il giubileo del motociclista, il giubileo delle forze dell’ordine e istituzioni, il giubileo della famiglia laicale passionista, e poi del pellegrino, dei giovani, degli ammalati, delle confraternite, degli artisti, e ancora, il giubileo degli sportivi, il giubileo degli studenti, quello dei bambini, del volontariato, degli universitari, dei lavoratori e infine il giubileo degli alpini. Un apposito sito internet, www.giubileosangabriele.it, da oggi è on line per offrire tutte le informazioni e i dettagli sul Centenario della canonizzazione di San Gabriele e specifiche pagine web saranno inserite su www.sangabriele.org e www.diocesiteramoatri.it.
L’indulgenza per chi celebra il Giubileo di San Gabriele
La Penitenzieria Apostolica, ha concesso l’indulgenza plenaria fino al 27 febbraio 2022, una sola volta al giorno per sé, o applicata come suffragio anche alle anime dei defunti, ai pellegrini che visitano il santuario di San Gabriele e partecipano a una celebrazione giubilare, o trascorrono un congruo spazio di tempo davanti all’urna di San Gabriele, da concludere con la preghiera del Padre nostro e del Credo, e con preghiere rivolte alla Vergine Maria e a san Gabriele e alle consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Papa). Gli anziani, gli infermi e coloro che per gravi motivi non possono uscire da casa potranno ugualmente ricevere l’indulgenza plenaria dopo aver deciso il distacco da ogni peccato e con l’intenzione di adempiere quanto prima possibile le solite tre condizioni, se davanti a qualche immagine del santo si siano spiritualmente uniti alle celebrazioni giubilari e avendo offerto al Signore le loro preghiere e sofferenze.
da: www.vaticannews.va