Il documento della Segreteria Generale inviato ai Vescovi italiani il 10 gennaio
Consigliata la mascherina Ffp2 anche per partecipare a incontri di catechismo e celebrazioni liturgiche. Per le quali non serve il Green pass. La Conferenza episcopale italiana, con una nota del 10 gennaio, offre alcuni suggerimenti per contenere il diffondersi della pandemia alla luce delle nuove disposizioni governative (dl 24 dicembre 2021, n. 221; dl 30 dicembre 2021, n. 229; dl 7 gennaio 2022, n.1), raccomandando «a tutti prudenza, senso di responsabilità e rispetto delle indicazioni».
Innanzitutto, sulle mascherine da utilizzare. «L’uso di mascherine FFP2 è obbligatorio per legge per alcune situazioni – ribadisce la Cei –. Si consiglia l’utilizzo anche per tutte le attività organizzate da enti ecclesiastici». Compreso il catechismo. In questo caso, la Cei ricorda anche le nuove norme circa il tracciamento scolastico. «Le indicazioni del Ministero della Salute – sottolineano – sconsigliano la partecipazione ad attività extrascolastiche durante tale periodo, tra il primo e il secondo tampone. Pertanto, chi è sottoposto a “sorveglianza con testing” non potrà partecipare al catechismo, pur risultando negativo al primo test, fino all’esito negativo del secondo test da effettuarsi cinque giorni dopo il primo. Per gli operatori (catechisti, animatori ed educatori…) è vivamente raccomandato l’utilizzo della mascherina Ffp2. Anche ai partecipanti alla catechesi tale tipologia di mascherina sia raccomandata». Sarà buona norma, pertanto, che le parrocchie tengano alcune di queste mascherine di scorta, in modo da poterle fornire a chi ne fosse sprovvisto.
Quanto alle celebrazioni liturgiche, si ricorda che non è richiesto il Green pass, ma si continua a osservare quanto previsto dal Protocollo Cei-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico: obbligo di indossare le mascherine, distanziamento tra i banchi, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote. «Occorre rispettare accuratamente quanto previsto – specifica la Conferenza episcopale –, in particolar modo: siano tenute scrupolosamente le distanze prescritte; sia messo a disposizione il gel igienizzante; siano igienizzate tutte le superfici (panche, sedie, maniglie…) dopo ogni celebrazione. Circa le mascherine, il Protocollo non specifica la tipologia, se chirurgica o Ffp2; certamente quest’ultima ha un elevato potere filtrante e viene raccomandata».
Dal 1° febbraio 2022, inoltre, è stato introdotto l’obbligo vaccinale per tutto il personale universitario, senza limiti di età. «Ne consegue – si legge ancora nel documento della Cei – che il personale delle Facoltà Teologiche e degli Istituti di Scienze Religiose nonché i docenti dei corsi curriculari nei Seminari sono tenuti a possedere il Green pass rafforzato a partire dal 1° febbraio 2022. Le modalità di controllo sono le stesse fino ad ora attuate per il Green Pass base».