«Oggi celebriamo due donne che hanno scelto l’appartenenza a Cristo affrontando la prova terribile e drammatica del martirio».
Sono Rufina e Seconda le due giovani di cui parla il vescovo Gianrico Ruzza. Sono le due sante patrone di Porto-Santa Rufina, la cui memoria liturgia cade il 10 luglio. La diocesi le ha festeggiate ieri sera nella nella nostra Parrocchia. La preghiera è iniziata con la Messa sul sagrato del Santuario di Schöenstatt. Con il pastore hanno concelebrato diversi sacerdoti tra cui padre Aurelio D’intino, parroco, don Giovanni Righetti, delegato per la pastorale, don Bernardo Acuna Rincon, delegato per la formazione, don Federico Tartaglia, delegato per le missioni, l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.Durante la celebrazione il vescovo ha istituito due accoliti per la diocesi di Porto-Santa Rufina: Aniello De Sena Aniello e Davide Cabianca. E due lettori per diocesi di Civitavecchia-Tarquinia: Roberto Mola e Gianluca Luzzi. E dato il mandato ai volontari del Centro Missionario Diocesano Porto Santa Rufina che andranno in Malawi nella missione di Koche.
«Ognuno di noi è chiamato ad annunciare la gioia che abbiamo nel cuore se dentro di noi c’è stato l’incontro con la parola viva e bella del Signore»
ha detto il pastore nell’omelia osservando che «Il Signore ci chiama nella nostra debolezza, ma poi accompagna nel nostro percorso. Dopo non si può rimanere in silenzio, occorre invece dare una risposta generosa».Lo stile che ci consegna Gesù nel Vangelo di Marco è nel segno dell’essenzialità e della semplicità in obbedienza alla parola che è l’unica cosa che conta. Qualunque sia la vocazione a cui siamo chiamati essa non è mai distinta dalla diaconia, dal servizio che incarna l’ascolto e l’annuncio della parola di Dio.
«Il vero amore è annunciare l’amore che viene a liberarci, perché Dio è solamente amore».