Sigismondo Kryszkiewicz nacque il 2 maggio 1915 a Mława in Polonia da Tadeusz e Apolonia Gołębiewska. Aveva tre sorelle e tre fratelli. A sei gironi dalla sua nascita è stato battezzato il giorno 8 maggio 1915. Dopo che suo padre fu mandato in Siberia, la madre portò il piccolo Sigismondo dalla nonna a Lubawa in Pomerania.
Alcuni anni dopo ritornato nella sua città, sua madre lo fece entrare nella Scuola Apostolica dei Passionisti di Przasnysz, dove maturò la vocazione nella stessa Congregazione. In quel periodo tenne una fitta corrispondenza con la sua famiglia, tanto che nell’archivio dei passionisti sono conservate ben 117, che testimoniano la sua crescita spirituale e religiosa.
Nell’autunno del 1933, Sigismondo Kryszkiewicz, dopo un ritiro preparatorio e dopo la vestizione a Przasnysz, davanti a padre Bartłomiej Rapetti, iniziò l’anno di noviziato nel convento di Sadowie. Tra i Passionisti gli è stato assegnato il nome di Bernardo della Madre del Bell’Amore.
Un anno dopo, il giorno 11 novembre 1934, fece la professione religiosa.
Tra gli anni 1934 e 1939 completò il suo ciclo di studi tra la Polonia e Roma.
Durante la sua permanenza a Roma, iniziò per la prima volta ad avvertire dei forti mal di testa.
Dopo il rito della tonsura, avvenuto il 12 marzo 1937, sette mesi dopo, il giorno 11 novembre 1937 fece la sua professione perpetua.
Bernardo della Madre del Bell’Amore è stato ordinato diacono il 15 maggio 1938 e il 3 giugno 1938, fu consacrato sacerdote nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Roma.
A causa di un peggioramento della sua salute, padre Bernardo è stato rimandato in Polonia.
Dapprima soggiorna a Sadowie per poi trascorrere un periodo di riposo con un suo confratello presso le Suore della Carità a Pęcherach.
Dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel 1940 fu destinato nella comunità di Rawa Mazowiecka in Polonia, dove oltre ad essere un eccellente predicatore e un instancabile confessore, divenne il direttore dei chierici.
Durante il bombardamento della città da parte dei sovietici, avvenuto il 16 gennaio 1945, padre Bernardo della Madre del Bell’Amore andava a andava scavare con le proprie mani per salvare quanti si trovavano sotto le macerie e amministrava l’Unzione dei malati ai moribondi nelle strade.
Inoltre per sua iniziativa dopo la distruzione del locale ospedale locale, il Convento dei Passionisti, che non era andato distrutto, diventò un vero e proprio ospedale per i feriti e per gli ammalati del luogo.
Dopo la fine delle ostilità e la liberazione di Rawa Mazowiecka, padre Bernardo della Madre del Bell’Amore fu destinato quale superiore al convento parzialmente distrutto di Przasnysz.
Nel marzo 1945, intraprese i lavori di ricostruzione della chiesa e del convento, celebrando per molto tempo le sue eucarestie nel convento delle suore Clarisse Cappuccine.
A giugno si è recato per alcuni giorni nella sua città natale di Mława, dove scoprì di essere ammalato di tifo. Per alcuni giorni è stato curato in convento e poi è stato trasportato in ospedale, dove il vice provinciale del Passionisti, P. Juliusz Dzidowski gli ha somministrato l’unzione dei malati.
Padre Bernardo della Madre del Bell’Amore, morì il giorno 7 luglio 1945, a soli trent’anni, nell’ospedale di Przasnysz (Polonia).
Il giorno 11 luglio 1945 si svolsero i suoi funerali e venne sepolto nei sotterranei della chiesa passionista di Przasnysz.
In occasione dell’approvazione delle virtù eroiche nel sito Causesanti.va, padre Bernardo della Madre del Bell’Amore è stato così descritto.
“Nella vita del Servo di Dio si scorgono i tratti essenziali della spiritualità passionista. Visse con fede intensa la contemplazione della Passione del Signore e si fece prossimo agli emarginati del suo tempo: sfollati, feriti, affamati, ammalati. Nei pochi anni di attività apostolica mostrò grande zelo per l’evangelizzazione dei più poveri”.
“La vita di preghiera assidua, la celebrazione eucaristica, la fedeltà ai suoi doveri sacerdotali, lo proiettarono nel vissuto della virtù della speranza, in particolare durante la guerra e l’occupazione tedesca. A guerra conclusa, cercò, senza risparmiarsi, di risollevare le sorti della comunità passionista di Rawa. Durante le ultime settimane di malattia, sopportò tutto con serenità certo dell’incontro salvifico con il volto di Dio”.
“La virtù dell’amore verso Dio e il prossimo si evince con chiarezza nella lettura assidua della Sacra Scrittura, tanto da regalarla ai suoi familiari e amici cari nel giorno della sua prima messa in Polonia. I compagni di studio del Servo di Dio, come anche i suoi formatori, lo descrissero come un giovane allegro e sempre pronto ad aiutare il prossimo. Quando dopo l’ordinazione sacerdotale ritornò in Polonia cercò di rendersi utile in tutti i modi al popolo di Dio. Una volta abilitato a celebrare il sacramento della riconciliazione, il Servo di Dio trascorreva molte ore in confessionale. Gli ultimi tempi della sua vita, coincisi con il ricovero in ospedale, furono ricordati per le sue gesta di accoglienza e conforto verso i moribondi e i familiari di questi”.
Convinti della santità di padre Bernardo della Madre del Bell’Amore, i padri Passionisti chiesero che fosse avviata la causa per la beatificazione del giovane confratello. Nel 1972 grazie al Cardinale Stefan Wyszyński venne avviato l’iter della causa. Il giorno 11 giugno 1983 la Santa Sede concesse il nulla osta. Dopo che il processo diocesano è stato aperto nel 1983 e chiuso il 15 aprile 1991, il rescritto sulla sua validità è stato emesso il 24 settembre 1993.
Il giorno 29 marzo 1989 sono state riesumate le sue spoglie mortali e collocate in un sarcofago presso il portico della chiesa.
Nel 2010 è stata inviata la Positio alla congregazione delle Cause dei Santi.
Il giorno 22 maggio 2021, dopo l’approvazione delle virtù eroiche del Servo di Dio, Papa Francesco lo ha proclamato venerabile.
di Mauro Bonato
da: www.santiebeati.it